CURATELA DI ANNA MARIA FARABBI
COEDIZIONE CON PIEDIMOSCA EDIZIONI
La collana Arca nasce con un’identità marginale, nell’accezione profonda: è stata concepita per dimorare a margine proprio per la sua radicale, atipica, natura.
Mi è stata consegnata la responsabilità di questa proposta editoriale e l’assumo come progetto immerso nella poesia, non solo nella sua offerta di catalogo, ma per la sua sostanza caratteriale.
- La collana è creata in coedizione tra due case editrici: Piedimosca e Al3vie. Credo sia l’unica esperienza in Italia, se non altro rarissima testimonianza, di una cooperazione di forze congiunte in scelta e in investimento. In questo caso, la piccola editoria trova alternative di politica aziendale e culturale contro l’individualismo concorrenziale.
- Il filo che teniamo tra le mani è femminile. Siamo tre donne, Elena Zuccaccia per Piedimosca, Raffaella Polverini per Al3vie, io anna maria farabbi per la curatela, che lavorano per la poesia nell’oceano del mercato. Tutte e tre viviamo, non solo nel nostro lavoro, un pensiero di genere.
- Il nome Arca ha un significato capovolto da quella tradizionale, maestosamente sacro. Ogni legno di questo mezzo poetico navigante, recupera una bellezza vitale per rioffrirla salva alla comunità, avendo in sé una tensione politica, sacra, forte. Non offre un valore di grandezza, ma un valore di qualità. Questa collana piuttosto di un’arca è un legnetto arca ico, come lo è sempre il canto.
- Navigherà ospitando un’opera all’anno. Il numero delle case editrici è infinito, poeti e poete infiniti, libri infiniti che, nelle acque infinite del mercato, fluttuano tra occhi e mani infinite. L’arca contiene un solo corpo all’anno. Si fa carico, e rende il carico, di questa parsimonia estrema, nel minimo, essenziale gesto di scelta. La poesia chiama al poco.
- Le prime tre poete più il quarto autore. Ho aperto io il viaggio, su proposta di Elena e Raffaella. Il titolo della mia opera, la via del poco, annuncia l’impostazione della collana. Mi affaccio nella responsabilità della cura. Seguono: Paola Febbraro, Stellezze e Carmela Pedone, Frammentario, entrambe già edite nella collana da me diretta per Lietocolle, ora fuori catalogo. Due opere che meritano di tornare energicamente alla luce.
Paola Febbraro con originale canto assoluto, asciutto, vissuto con interità purissima, senza alcun compromesso. Carmela Pedone, con una scrittura a sangue forgiata nella tragica sofferenza psichiatrica.
Ho già individuato il quarto autore e condiviso la mia scelta con Elena Zuccaccia e Raffaella Polverini. Lo nomineremo ad alta voce prossimamente.
anna maria farabbi