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BOLOGNA – Giovedì 21 marzo, alle ore 17.30, all’Istituto dei Ciechi “Francesco Cavazza” di Bologna, in via Castiglione 71, sarà presentato «All’inizio era il buio. Conversazioni di un cieco con la Bibbia» di John Martin Hull, in collaborazione con l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Bologna e Al3viE, marchio di Kaba Edizioni. Interverrà Anna Maria Farabbi, curatrice e traduttrice dell’opera di John Martin Hull, in dialogo con Gennaro Iorio, curatore della trasmissione ROC (Radio Oltre Cultura) di Radio Oltre, la web radio dell’Istituto.
Una riflessione verticale sulla vista e sulla sua assenza ci immette direttamente nel ventre della nostra cultura occidentale, più propriamente del sistema consumistico, capitalistico e liberistico che viviamo. L’esperienza della cecità polverizza la superficialità visibile, entra e abita l’invisibile della nerezza, in un processo inverso da quello che noi vedenti siamo abituati a vivere, anche mentalmente. John Martin Hull narra tutto questo, portandoci a riconsiderare i nostri parametri sociali e culturali. Coniuga il verbo amare in un’accezione cristiana spogliata ed esposta al confronto. Tutto il suo lavoro in questa opera nasce e sviluppa nel ventre delle Sacre Scritture.
Professore di teologia e scienze religiose a Birmingham, John Martin Hull (1935-2015), nel 1983, a seguito di una lunga patologia degenerativa della retina, perse definitivamente la vista. Ha scritto numerosi libri e articoli nel campo dell’educazione religiosa, della teologia pratica e della disabilità. Uno dei suoi testi più conosciuti è Il dono oscuro (1990), tradotto e pubblicato da Adelphi nel 2019. Nel 2016 ne è stato tratto il film Notes on Blindness, di Peter Middleton e James Spinney. La prefazione porta la firma di Oliver Sacks, noto neurologo e scrittore britannico, autore di numerosi best seller spesso dedicati alla tematica dei disturbi neurologici (Risvegli, pubblicato nel 1973, fu adattato in un film omonimo nel 1990).
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Kaba Edizioni, fondata e guidata da Raffaella Polverini, dal 2009 fa crescere pagine nei territori di infanzia, adolescenza e fragilità. Casa editrice indipendente, forte del contatto e della collaborazione con le strutture vicine al mondo dei più piccoli e della scuola, crede nella poesia e nella valenza politica della cultura. Nel 2020 ha dato il via al marchio Leggimileggi che raccoglie testi classici, poesie lette da poeti e poete, recensioni, audio, disegni e scritti. Nel 2021 un altro progetto ha portato alla luce il marchio Al3viE, dedicato ai più grandi e pronto ad abbracciare tematiche diverse, da quelle sociali, spirituali, politiche, passando attraverso la narrativa e la poesia. Il 21 marzo 2023 si è aggiunto ai marchi il blog culturale CartaVetro.
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Numerosi gli appuntamenti in cantiere per la casa editrice di Pavia, che sarà presente, insieme all’associazione Adei, al Bologna Children’s Book Fair, dove il 9 aprile, alle ore 16.15, alla Sala Ronda del Centro Servizi (Blocco C, 1° piano/Services Centre, 1st Floor, Block C), le due poete, Anna Maria Farabbi e Milena Nicolini, attraverso i testi ninnananna talamimamma e Istruzioni per l’uso di ninnananna talamimamma, presenteranno un progetto in poesia di politica culturale che ripristina il significato del lavoro nella poesia e fa rientrare una didattica nello stesso. L’attualità della poesia come confronto etico, sociale e spirituale, imprescindibili dalla stessa.
CONTATTI
Kaba Edizioni – Al3viE
Via Don Cesare Ferrari 8/C – 27020 Trivolzio (Pavia)
Mob. 338-4586480 – Email: info@kabaedizioni.com
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Giovedì 21 marzo 2024 ore 17.30
Istituto dei Ciechi “Francesco Cavazza”
[via Castiglione 71 – Bologna]
Presentazione di «All’inizio era il buio. Conversazioni di in cieco con la Bibbia» di John Martin Hull
in collaborazione con l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Bologna e Al3viE
Ancona Mercoledì 3 maggio 2023 ore 17:30. Museo Tattile Statale Omero Banchina Giovanni da Chio 28. Nuova uscita nella collana Orto della casa editrice AL3VIE, verrà presentato da Anna Maria Farabbi, che ha curato e tradotto il libro di John Martin Hull, professore di teologia e scienze religiose a Birmingham, scomparso nel 2015.Nel 1983, a seguito di una lunga patologia degenerativa della retina, Hull perse definitivamente la vista. Ha scritto numerosi libri e articoli nel campo dell’educazione religiosa, della teologia pratica e della disabilità.Anna Maria Farabbi sottolinea che “l’esperienza della cecità polverizza di colpo la superficialità visibile, entra e abita l’invisibile della nerezza, forzatamente in un processo inverso da quello che noi vedenti siamo abituati a vivere, anche mentalmente”. John Martin Hull narra tutto questo in “All’inizio era il Buio”, portandoci lentamente a riconsiderare i nostri parametri sociali e culturali. Propone fatti della propria storia personale, pieghe del suo vissuto, mortificazioni, depressioni da cui è riemerso, con energia e lucidità.Tutto il suo lavoro in questa opera nasce e si sviluppa nel ventre delle Sacre Scritture. Si irradia in ogni angolo del nostro vivere quotidiano, in ogni connessione esistenziale e sociale, oltre a quella spirituale.Il suo pensiero in ogni sua parola propone di fatto le fondamenta praticabili verso la correzione di una polis che molto ha ancora da imparare per una convivenza di pari diritti, di non discriminazione, di crescita contemporaneamente individuale e corale.Anna Maria Farabbi è poeta, narratrice, saggista, traduttrice. In poesia, l’ultima sua opera è La casa degli scemi, Lietocolle 2017. Per la narrativa, ha pubblicato Leièmaria, Lietocolle, 2013; per la narrativa ragazzi, Caro diario azzurro, 2013, e La notte fosforescente, entrambe per Kaba edizioni, 2013 e 2021.
All’inizio era il buio
di John Martin Hull
a cura e traduzione di anna maria farabbi
Conversazioni di un cieco con la Bibbia
John Martin Hull (1935-2015) è stato Professore di teologia e scienze religiose a Birmingham. Nel 1983, a seguito di una lunga patologia degenerativa della retina, perse definitivamente la vista. Ha scritto numerosi libri e articoli nel campo dell’educazione religiosa, della teologia pratica e della disabilità. Uno dei suoi testi più conosciuti è Il dono oscuro (1990) tradotto e pubblicato da Adelphi nel 2019. Nel 2016 ne è stato tratto il film Notes on Blindness, di Peter Middleton e James Spinney, vincitore del primo premio ai British Independent Film Awards. La prefazione porta la firma di Oliver Sacks, noto neurologo e scritto re britannico, autore di numerosi best seller spesso dedicati alla tematica dei disturbi neurologici. Risvegli, pubblicato nel 1973, fu adattato in un film omonimo nel 1990.
Il contributo politico della cecità
di anna maria farabbi
Una riflessione verticale sulla vista e sulla sua assenza ci immette direttamente nel ventre della nostra cultura occidentale, più propriamente del sistema consumistico, capitalistico, liberistico, che viviamo. Abitiamo quotidianamente l’immagine, ne siamo at/tratti, inghiottiti, intossicati, resi dipendenti, devitalizzati dentro un processo di consumo/consumismo che si basa soprattutto sull’apparenza, su ciò che appare, su ciò che abbagliando induce e detta il bisogno di una riconoscibilità visibile, folgorante. È nell’immagine che si genera una dinamica autoreferenziale narcisistica che esclude ogni significato di complementarità nella relazione, così come ogni necessità di approfondimento dell’interiore. Si nega la possibilità di concepire e praticare il rovescio del canone omologato.
L’esperienza della cecità polverizza di colpo la superficialità visibile, entra e abita l’invisibile della nerezza, forzatamente in un processo inverso da quello che noi vedenti siamo abituati a vivere, anche mentalmente.
John Martin Hull narra tutto questo, portandoci lentamente a riconsiderare i nostri parametri sociali e culturali, spalanca magnificamente il corpo della voce e del suono, risvegliandoci sensorialmente e spiritualmente alla concentrazione del tacere e dell’ascolto, della lentezza fiduciosa, della risurrezione interiore traendo forza dal sacro profondo che ci dimora. Propone fatti della propria storia personale, pieghe del suo vissuto, mortificazioni, depressioni da cui è riemerso, con energia e lucidità.
Coniuga il verbo amare in un’accezione cristiana spogliata e disposta al confronto.
Tutto il suo lavoro in questa opera nasce e si sviluppa nel ventre delle Sacre Scritture. Si irradia in ogni angolo del nostro vivere quotidiano, in ogni connessione esistenziale e sociale, oltre a quella spirituale.
Il suo pensiero in ogni sua parola propone di fatto le fondamenta praticabili verso la correzione di una polis che molto ha ancora da imparare per una convivenza di pari diritti, di non discriminazione, di crescita contemporaneamente individuale e corale.
Attraverso un QR code sarà possibile ascoltare 8 tracce audio, contenuti scelti e letti dalla stessa curatrice.
Libro disponibile anche nel formato eBook